Per la sicurezza nei cantieri è responsabile il proprietario dell’immobile secondo una recentissima sentenza della Corte di Cassazione.
Nella sentenza n. 16581 del 21/9/2009, la Corte di Cassazione ha affermato che, quando i lavori sono affidati ad un operaio autonomo, sorge in capo al proprietario dell’immobile la responsabilità per non aver adottato tutte le misure antinfortunistiche prescritte per legge.
Nella fattispecie, la Procura di Bari aveva ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello del capoluogo pugliese che assolveva il proprietario di un fabbricato da ogni responsabilità per la morte di un operaio, dipendente in mobilità di un’impresa specializzata, dallo stesso incaricato di effettuare alcuni lavori di ristrutturazione.
A causa di una caduta, tuttavia, l’operaio decedeva ed il proprietario veniva condannato in primo grado a sei mesi di reclusione per il mancato rispetto delle norme antinfortunistiche ed al risarcimento dei danni.
Secondo la Procura, la Corte d’Appello non ha tenuto in considerazione la particolare posizione di garanzia che compete ai committenti nel momento in cui i lavori non vengono commissionati ad un’impresa specializzata, che assume su di sé la tutela della sicurezza contro gli infortuni sul lavoro, bensì ad un semplice operaio.
Nel caso, infatti, in cui i lavori siano commissionati ad un’impresa specializzata, tale responsabilità in capo al proprietario non sussiste più.
