Costruire case antisismiche diventa al giorno d’oggi un’esigenza per molte persone, soprattutto in Italia dove i terremoti si manifestano abbastanza frequentemente. Questo tema fa riflettere sui materiali da costruzioni più adatti a soddisfare i requisiti di antisismicità e fra questi impossibile non nominare il legno.
Le case in legno sono le antisismiche per eccellenza, infatti questo materiale nobili, robusto e solido allo stesso tempo è anche elastico e facilmente lavorabile. L’elasticità del legno lo rende capace di sopportare scosse telluriche di grande intensità, evitando rotture drastiche che comprometterebbero la solidità della casa.
Costruire in legno torna quindi ad essere un’opzione assolutamente valida, in sostituzione del cemento armato, limitato esclusivamente alle fondazioni.
Il legno, con la sua bassa densità permette di diminuire le masse inerziali, ossia i pesi coinvolti nella struttura, aumentando la resistenza della struttura e diminuendo le deformazione della stessa a seguito delle violente accelerazioni imposte dal sisma.
Proprio per questa ragione gli edifici in legno risultano essere più sicuri in caso di terremoto, perché resistono meglio alle sollecitazioni sismiche sulla struttura.
Basti pensare che i sistemi costruttivi a telaio ligneo, sono infatti tra i più diffusi al mondo soprattutto nei Paesi ad alta sismicità, come America e Giappone.
Sotto l’aspetto economico inoltre, i costi della realizzazione sono pari a quelli dell’edilizia civile: circa 1.300 euro al metro quadro e la manutenzione richiesta è piuttosto semplice.
Altro vantaggio sta nel limitarsi nettamente dei tempi di costruzione, dovuto all’alto grado di prefabbricazione ormai disponibile per questi sistemi, che garantisce un’assoluta sicurezza dei componenti utilizzati.